Quanto sono sicure le obbligazioni bancarie?

Le obbligazioni (bond) sono presenti nella maggior parte dei portafogli degli italiani, dunque dovremmo capire subito di che cosa si parla.

Se però parliamo di obbligazioni subordinate temo che molti non siano completamente consapevoli del significato e dei rischi connessi.

In particolare temo che molti non abbiamo ben compreso che ci sono diversi livelli di subordinazione e che investire in obbligazioni subordinate Tier I significa avere investito in uno strumento finanziario rischioso quasi come le azioni. Per certi aspetti il rischio è anche di più a causa della difficile liquidabilità (possibilità di venderle rapidamente in caso di necessità). Molti bond subordinati infatti non sono quotati sul mercato regolamentato ed hanno importi complessivi, per ciascuna emissione, spesso contenuti.

La subordinazione consiste nel fatto che in caso di fallimento dell’emittente il possessore dell’obbligazione viene rimborsato per ultimo (vedere tabelle sottostanti. Fonte: Borsa Italiana). 

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L’argomento è di particolare attualità poiché alle obbligazioni subordinate hanno fatto ricorso in modo consistente le banche.  Dopo l’accordo europeo sul fallimento “ordinato” delle banche (link al video: http://www.youtube.com/watch?v=nL-gj3JvcWA ) e considerando la grave crisi del sistema bancario italiano  molti potrebbero essere direttamente coinvolti nel salvataggio delle banche stesse, a loro insaputa quando l’obbligazione subordinata fu sottoscritta. Chissà se è stato spiegato bene da chi le ha vendute?

E’ la stessa Banca d’Italia che considera le banche italiane a rischio elevato. Basta leggere la tabella sottostante per averne la conferma (fonte: Relazione Fondo Interbancario di Garanzia)

Depositi e Rischio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A questo fa riferimento anche la lettera di Mario Draghi, governatore della BCE, la cui preoccupazione è che nei paesi europei più deboli economicamente, come l’Italia,  l’applicazione dell’accordo sul fallimento ordinato comporti la necessità di un’elevata ricapitalizzazione delle banche  stesse e che per effettuarla si  utilizzino le obbligazioni subordinate con conseguente fuga di capitali dall’Europa.

Link all’articolo di Effemagazine: http://effemagazine.finanza.com/2013/10/21/bond-draghi-scrive-e-scoppia-la-bomba-subordinati-bancari-ora-che-fare/

Chi si deve preoccupare?

Coloro che hanno tutti i propri soldi in una sola banca e tutti in obbligazioni della banca stessa, coloro che non hanno diversificato bene i propri investimenti.

 Se non c’è un’adeguata diversificazione il rischio c’è!

Si devono preoccupare anche coloro che aspettano di vedere ……., ma quando il futuro sarà più chiaro probabilmente sarà troppo tardi.

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Pubblicato da Massimo Baroni

Consulente Finanziario presso Azimut Co-Founder Unicorn Trainers Club www.unicorntrainers.it