Costruirsi una rendita

Il contesto di mercato rende assai difficile costruirsi una rendita ai giorni nostri, ma non è impossibile.

Le difficoltà derivano principalmente da due ordini di fattori:

  1. i tassi di mercato sono molto bassi (se non negativi),
  2. non esistono più le sicurezze del passato (ma neppure le illusioni del passato).

I rendimenti delle obbligazioni “a basso rischio”, come i titoli di stato dei paesi più solidi (e talvolta anche di quelli meno solidi) si attestano a livelli storicamente bassi o addirittura negativi. I depositi bancari offrono rendimenti trascurabili dal punto di vista degli interessi, inoltre dal primo gennaio 2016, essendo entrata in vigore la normativa sul bail-in, è necessario valutare attentamente su quale banca tenere i propri soldi.

Tassi negativi

Il fattore inflazione in questo momento è trascurabile, ma potrebbe ritornare ad essere un fattore di erosione del potere di acquisto, se funzioneranno le politiche monetarie delle banche centrali.

Il tutto determina dei rendimenti reali molto bassi.

Se consideriamo inoltre che la vita media si allunga e che pertanto si vivrà di più da pensionati, con pensioni pubbliche sempre più basse, diventa estremamente importante effettuare un’accurata pianificazione finanziaria per non correre il rischio di restare a corto di soldi da anziani.

Che cosa è necessario fare per continuare ad avere una rendita?

La prima cosa: attribuire ai propri investimenti il corretto orizzonte temporale: se risparmio per la pensione o comunque per un futuro lontano, cosa mi spinge oggi ad investire in strumenti con scadenze a breve termine?

La seconda cosa: imparare a diversificare.

La terza: capire ed accettare un certo grado di volatilità.

La quarta: affidarsi ad un consulente finanziario competente.

Restare ancorati alle credenze del passato, nell’attuale contesto di mercato, non consentirà più di tutelare il proprio futuro finanziario.

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Solo dopo aver compreso quanto sopra andiamo a vedere cosa si può fare.  Ribadisco che le premesse sono: orizzonte temporale  lungo, diversificazione accurata e, soprattutto,  capacità di tollerare una volatilità elevata.

Uno dei modi migliori per ottenere oggi una rendita dalle strategie tradizionali è di investire in azioni di società che distribuiscono elevati dividendi (ovvero distribuiscono agli azionisti gli utili dell’azienda). Se la società applica una politica di pagamenti agli azionisti costante o in aumento, i dividendi possono costituire una rendita stabile o crescente. Naturalmente, come per qualsiasi investimento, il valore del capitale e il relativo rendimento possono subire variazioni al ribasso o rialzo, ma se l’orizzonte temporale è adeguato questo problema si può superare. Con questo metodo è possibile anche salvaguardare il valore reale dei risparmi dall’inflazione. I dividendi infatti vengono pagati ricorrendo ai profitti societari. Le società solide, possono aumentare il prezzo dei loro prodotti sugli scaffali nei periodi di elevata inflazione. Questo permette loro di adeguare la crescita dei dividendi anche oltre il tasso d’inflazione. Peraltro, in uno scenario di mercati crescenti, questo tipo di investimento potrebbe comportare una crescita del capitale nel lungo termine. Non vi sono garanzie che ciò accada.

Normalmente le società che corrispondono dividendi tendono a essere relativamente stabili e consolidate e possono permettersi di restituire parte dei loro profitti agli azionisti. Le società meno mature, quelle che si trovano nella fase iniziale del loro sviluppo, tendono a reinvestire i profitti generati nelle loro attività, e sono pertanto meno disposte a versare dividendi pur dimostrando una solida crescita del capitale. Le società che hanno un flusso di dividendi sostenibile e in crescita tendono ad essere di qualità superiore e a presentare solidi modelli aziendali ed aggressive politiche di prezzo. Questi fattori consentono loro di affrontare meglio i momenti di incertezza dei mercati azionari e di avere valutazioni che tendono ad essere meno volatili durante tutto il ciclo di mercato rispetto ai titoli che non distribuiscono dividendi.

Si tratta di un investimento di lungo termine molto interessante e per tale motivo sta attirando il favore di molti investitori.  Questa strategia è particolarmente adatta nell’attuale contesto di mercato. La storia insegna che le azioni di elevata qualità e ad alto rendimento realizzano una performance superiore al mercato azionario più ampio nei periodi, come l’attuale, di crescita lenta e bassi tassi di interesse.

Ma quanti sono in grado di effettuare da soli un’accurata selezione delle aziende quotate in borsa con le caratteristiche sopra descritte e costruire un portafoglio ben diversificato? Ecco perché è necessario affidarsi ad un  consulente competente che vi possa guidare nella scelta di strumenti che fanno quanto descritto: esistono oggi sul mercato numerosi fondi comuni di investimento che hanno come obiettivo proprio quello di ricercare aziende quotate che adottano politiche stabili di distribuzione degli utili (dividendi).

Questa non è l’unico modo per costruirsi una rendita in presenza di tassi molto bassi o negativi, ma è di certo uno dei più interessanti.

“Investire è semplice, ma non è facile” Warren Buffett

Per saperne di più:

[email protected]

Per eventuali approfondimenti: “Stocks for the long run” di Jeremy Siegel

Pianificazione rendita finanziaria

Pubblicato da Massimo Baroni

Consulente Finanziario presso Azimut Co-Founder Unicorn Trainers Club www.unicorntrainers.it