La crisi del settore immobiliare non accenna a placarsi. C’è qualche timido segnale di miglioramento, ma siamo ben lontani dal poter dire che la crisi sia finita.
Gli articoli, le interviste e i dati statistici pubblicati sui giornali in questi giorni non lasciano dubbi.
I principali problemi del mattone sono:
1) la difficoltà di ottenere un mutuo,
2) l’elevata tassazione degli immobili,
3) il fatto che la casa non sia più considerata un bene rifugio,
4) anche gli affitti soffrono: i prezzi sono scesi e si rischia di affittare a clienti che non pagano.
5) la deflazione: il fatto che siano attesi prezzi ancora in calo induce i potenziali acquirenti ad attendere.
Cosa dice l’Istat: anche nel secondo trimestre 2014 i prezzi sono diminuiti: -11,2% il calo degli ultimi quattro anni. (http://news.immobiliare.it/istat-prezzi-dellimmobiliare-in-calo-20027).
Ma chi vuole vendere è consapevole del fatto che per riuscire a farlo in fretta deve abbassare il prezzo in misura molto superiore (-25/-30%)
Quali dunque le prospettive?
Secondo Paolo Bellini, presidente di Anama, “non si ritornerà più ai livelli del passato. Dobbiamo cambiare, prima di tutto, mentalità”.
http://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2014/09/29/111547-paolo-bellini-presidente-anama-non-si-tornera-piu-ai?xtor=EPR-139-[bolletino_20141003]-20141003-[noticias__1_titular]