Nel 2014 gli italiani hanno perso 17,2 miliardi di euro al gioco d’azzardo.
Tre volte di più di quanto speso nel 2001. Fonte: l’Economist (http://www.economist.com/news/europe/21670076-gambling-booming-helping-government-feeding-addiction-offer-they-couldnt-refuse) citato da Linkiesta (http://www.linkiesta.it/it/article/2015/10/02/il-piu-grande-dipendente-da-gioco-dazzardo-e-lo-stato/27621/)
Di questi 17,2 miliardi circa 8 vanno allo Stato. Il gioco d’azzardo è diventato per lo Stato una fonte importante di entrate fiscali. E questo è un primo elemento di riflessione!
Si stima che in Italia i dipendenti dal gioco d’azzardo siano oltre 1 milione. Si stampano in Italia il 20% dei gratta e vinci di tutti quelli stampati al mondo. L’azzardo è una sorta di tentativo di trovare una scorciatoia per il successo e il benessere. L’aumento del gioco e fortemente legato alle difficoltà economiche e all’incertezza per il futuro.
A conferma di questo c’è un altro dato. E’ oramai assodato che la pensione pubblica sarà sempre più bassa e che sarebbe necessario preoccuparsi di costruirsi una pensione complementare attraverso un fondo pensione al fine di integrare la diminuzione di quella pubblica e non dover perciò rivedere al ribasso il proprio tenere di vita.
Questo tuttavia sta avvenendo solo in parte, infatti i contributi alla previdenza complementare nel 2014 sono stati solo 13 miliardi. Fonte Covip pag. 29 della relazione annuale 2014 (http://www.covip.it/wp-content/files_mf/1434012965RelazioneAnnuale2014.pdf)
Riassumendo nel 2014 gli italiani hanno sprecato 17,2 miliardi in gioco d’azzardo e hanno investito per il loro futuro pensionistico 13 miliardi (il 32% in meno)!!!
Un milione di dipendenti dal gioco d’azzardo oggi e quanti milioni di poveri domani?
Non so voi, ma questo mi rattrista.