Educazione finanziaria vs dritte, effetto gregge, rinvio di decisioni

Educazione finanziaria: una base sicura, sempre più necessaria in un mondo complesso.

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Chi sa meno paga di più per i servizi finanziari, dal mutuo al conto corrente e cade più facilmente vittima delle truffe” afferma Annamaria Lusardi, Professoressa di Economia alla Dartmouth College e direttore del Financial Literacy Center.

Quanto più siamo preparati, migliore sarà la possibilità di eludere una trappola che può portare ad una perdita finanziaria non recuperabile.

Chi è meno “preparato” finanziariamente è più propenso a cadere in alcuni tipici comportamenti errati che fanno perdere molti soldi:

AffareMercati 1. Mi sorprendo sempre quando trovo le persone che si fidano delle “dritte”, ovvero di “presunte informazioni importanti e riservate che dovrebbero consentire di capitalizzare dei significativi guadagni”, di solito furbescamente offerte da presunti “amici”,  che le alimentano facendo intendere che il beneficio lo avrà solo chi le utilizza.

 

Informazione condizionata2. Dalla parte opposta mi stupisco di come l’effetto gregge annulli la razionalità di molti. Come diceva J.M. Keynes “La saggezza del mondo insegna che è cosa
migliore per la reputazione fallire in modo
convenzionale, anziché riuscire in modo anticonvenzionale”. Questa considerazione è sempre attuale nel mondo degli investimenti. E’ il famoso effetto gregge dove molte persone mettono in campo dei comportamenti perché così fanno o dicono gli altri, alimentando spesso delle bolle come insegna la storia finanziaria. Alcuni esempi degli ultimi anni sono quelli di continuare a pensare che gli immobili siano un investimento sicuro, così come quello di pensare che “le banche non possono fallire”, o ancora, di investire in azioni di banche non quotate perché non soggette alle fluttuazioni di prezzo tipiche del mercato borsistico, pensando erroneamente che questo sia un metodo sicuro perché lo fanno tutti o in molti.

Gregge

 

3. Perchè rinviare all’infinito delle decisioni importanti? E’ saggio analizzare per decidere, ma rimandare continuamente la scelta di come investire il proprio patrimonio può essere deleterio.

Si o no

Prima si inizia a investire, possibilmente bene, meglio è. Vivere alla giornata può essere, infatti, molto pericoloso e dannoso. Occorre, per esempio, pensare per tempo, con i giusti mezzi e le giuste strategie a come crearsi un capitale di scorta (pensione integrativa, rendita, piano di accumulo o altro) a cui attingere quando non si lavorerà più,  ma che servirà anche nel corso della propria vita a finanziare importanti esigenze familiari come la casa, gli studi dei figli, eventuali imprevisti. Occorre anche essere determinati quando siamo consapevoli dei rischi; per esempio: cosa ci spinge a continuare a tenere i soldi in una banca a rischio bail-in?

Se non ci sentiamo di fare tutto da soli e non viviamo in un Paese che ci aiuta, come ad esempio l’Australia che per i propri cittadini ha aperto un apposito sito di educazione finanziaria (moneysmart.gov.au), abbiamo pur sempre la possibilità di scegliere un consulente finanziario di supporto, avendo cura di farlo osservando, in particolare, che adotti un metodo “indipendente”, che nella pratica significa: essere dalla parte dell’investitore, avere un metodo chiaro e senza conflitti d’interesse (nei fatti), che sia in grado di aiutarti a proteggere gli investimenti con il fine di raggiungere gli obiettivi programmati.

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Pubblicato da Massimo Baroni

Consulente Finanziario presso Azimut Co-Founder Unicorn Trainers Club www.unicorntrainers.it